Cecità

'Hope', George Frederic Watts. Dal ciclo 'House of Life', 1886

‘Hope’, George Frederic Watts.
Dal ciclo ‘House of Life’, 1886

Se puoi vedere guarda, se puoi guardare osserva”.

Kay Ka’us Ibn Iskandar
da ‘il Libro dei Consigli’

Questa è la frase che introduce ‘Cecità’, libro di José Saramago. Un romanzo drammatico che parla dell’indifferenza umana e di come la società contemporanea sia diventata cieca poiché si è perso il senso profondo della solidarietà tra le persone.

Nella storia c’è un punto di “azzeramento” delle condizioni sociali precedenti, una crisi, in cui sorge la possibilità di una nuova organizzazione più etica e paritaria. Ma per Saramago l’epidemia di cecità collettiva ha conseguenze atroci e terrificanti.

Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono”.

Josè Saramago

La riflessione e visione che proponiamo, a partire da questa opera letteraria di grande spessore e profonda indagine di molte attuali strutture e condizioni sociali, vuole in primis stimolare una sosta in quello spazio e stato di “azzeramento”, per superarlo; per percorrere un viaggio immaginativo sospeso in un vuoto, dove tutto diventa possibile. Riaprire gli occhi vedere guardare osservare, poi avere il coraggio di colorare o sporcare la realtà con la propria soggettività.

Paola Occhi era mia madre, morta di cancro nel 2010 a causa dall’Amianto, una problematica verso cui esiste attualmente una profonda cecità. Per non parlare di come viene affrontata la malattia a livello terapeutico e di tutte le conseguenze che questo comporta. Mia madre, maestra di scuola elementare e di vita, però ha sempre lottato per trasmettere il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente, è stata un esempio ed ha lasciato un segno. E’ a lei che vanno dedicate le opere del Premio, lei che, anche quando stava naufragando nell’oceano della Cecità, ha continuato a guardare la vita e le persone con bellezza, amore, rispetto, profonda solidarietà, fino all’ultimo dei suoi giorni. Ed è per questo che vogliamo continuare a far vivere la sua memoria e l’etica fuori dal comune con cui ha colorato la sua realtà.

Elisa Mucchi

Comments
7 Responses to “Cecità”
  1. Ruslana Marych ha detto:

    Interessante…ce cosa da pensare…=))

  2. Loredana Bondi ha detto:

    Cara, dolce Elisa, sei davvero il ritratto della mamma, della sua forza e del suo coraggio.
    Ti ha fatto un dono splendido :il senso e il gusto della libertà e dell’amore.
    Ti auguro ogni bene e spero che la vita vera sia sempre con te.
    Sono un punto lontano del tuo firmamento, ma se hai bisogno, sai dove sono.

    Un abbraccio,

    Loredana Bondi

  3. renata ghiazza ha detto:

    il rispetto, la sensibilità e la delicatezza di una figlia verso la propria madre ci ricordano come è sempre e solo la qualità che fa la differenza.

  4. Tonia ha detto:

    Concorso di pittura molto interessante. Sarei lieta di parteciparvi per il 2014, grazie.

  5. Mi complimento in primis per il vostro operato di indiscusso valore umano. È vero, è vero, è vero quello che dite: l’uomo è cieco. Cieco nei confronti degli altri, dei problemi di tutti, di coloro che lo circondano. Se potessi vedere aventi mi piacerebbe vedere un mondo pieno di luci, illuminato e non oscuro. Penso che la luce che ci circonda e che ci accompagna per buona parte della giornata non basta per farci comprendere e vedere che in fondo è solo una cosa che dovrebbe interessare a tutta l’umanità: il rispetto per le vite che ci circondano.

  6. Giancarlo Mucchi ha detto:

    La cecità non è nella vista, dimora nel cuore e nella mente!

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